Un viaggio esplorativo alla ricerca dell’essenza di Palazzo Roccabonella.

Palazzo Roccabonella

Offrire qualcosa di nuovo, oggi, nel mercato dell’edilizia, è una impresa assai “sfidante”. Questo, per non dire difficile. Mi piace essere sempre positiva nell’osservare le situazioni, e mi piacciono anche le sfide, soprattutto quando non sono da sola a viverle.

Quando si trovano persone con le quali condividere visioni, ideali, filosofie nuove e queste persone mettono a loro volta entusiasmo, ed anche una buona dose di rischio, mettendosi in gioco, allora è in quel momento che sento che il mondo in cui viviamo ha potuto beneficiare di una incredibile dose di energia positiva, quella trasmessa dalla voglia di fare qualcosa di nuovo, di bello e potente, che possa contribuire al benessere delle persone.

Quanto è accaduto in un bellissimo intervento di riqualificazione edilizia a Padova, è indice che siamo alle porte di un cambiamento epocale nella modalità di gestire un intervento immobiliare.

Parliamo di Palazzo Roccabonella, un edificio storico nel pieno centro della città, oggetto di una importante riqualificazione.

Parliamo di Alessandro Busca, AD di Immobiliare Metroquadro, Home Advisor, che ha creduto in un approccio che a molti potrebbe sembrare incomprensibile, e a molti altri, illuminante.

L’esperienza di Roccabonella

Potremmo raccontare Roccabonella in modo “classico”. Nel linguaggio che utilizziamo con i T-Builders, possiamo definirlo “3D”. Funzionerebbe all’incirca così.

Rinasce Palazzo Roccabonella, grazie a un restauro d’eccezione che ne immortala la bellezza e la storia in un racconto dal sapore moderno, declinato in splendidi immobili di prestigio a Padova centro, comprendenti: 30 appartamenti, 2 negozi e 49 garage.

Owner e General Contractor: Gruppo Carron 

Home advisor: Metroquadro

Architetto: Albano Salmaso 

Partner: Attico Interni, Poliform, Artemide, Gessi

Importo lavori: (…)

Caratteristiche “3D”

Difficile riassumere in poche righe la ricchezza delle soluzioni adottate per l’analisi, il restauro, la progettazione e costruzione di questo immobile. Dal rilievo scanner 3D, alla rielaborazione in BIM, al restauro conservativo, la domotica, l’impianto geotermico, la sostenibilità ambientale, la qualità dei materiali, il livello delle finiture, tutto concorre ad un livello qualitativo d’eccellenza. 

Cosa si può fare di più, per offrire alle persone che abiteranno a Roccabonella, un’esperienza abitativa ancora più intensa ed arricchente? 

Dal punto di vista materiale, fisico, tangibile, difficile trovare qualcosa “di più” evoluto. 

La soluzione dunque consiste nel guardare oltre ciò che i nostri occhi vedono, e addentrarsi nel mondo 4D (quello dell’energia del luogo) e 5D (quello dell’anima del luogo).

La prima sfida

Per molti, il periodo del lock down è stato disabilitante. Per me, come per molti altri, assolutamente arricchente ed entusiasmante.

Questo periodo mi ha aiutato a maturare l’idea che fosse giunto il momento di fare un salto di dimensione, condividendo la visione 4D e 5D, overro i livelli che ruotano attorno al concetto di Habitat Evolutivo®, con Alessandro Busca, che stava seguendo, seppur fermo in quel periodo, lo sviluppo e la commercializzazione di Roccabonella. Alessandro conosceva già questa visione, ma non aveva ancora idea di come portare nel mondo 3D concetti così apparentemente articolati e intangibili. E soprattutto, non aveva idea di come poterne far comprendere il valore. 

Chiesi ad Eusebio Gualino di partecipare alla riunione con Alessandro. Di fatto, era grazie a lui che lo avevo conosciuto, e poi era importante per me avere qualcuno con uno spirito imprenditoriale “illuminato” al mio fianco in questa importante tappa.

Di cuore, Alessandro abbracciò subito l’idea, ne fu entusiasta. Un primo passo fondamentale: se un professionista di questo livello crede in concetti così particolari, ed è disposto e mettersi in gioco, vi assicuro che non è cosa da poco. 

“Ma, quali concetti, quale visione?”, vi starete chiedendo. 

In estrema sintesi, ciò che ci siamo prefissati di fare è arricchire “la materia” di Roccabonella di nuovi significati.

Dialogare con l’essenza del luogo, la sua anima, per comprendere come stava, aiutarla a trovare una nuova dimensione di vita. 

Comprendere se Roccabonella potesse, oltre alla sua parte tangibile, estetica, visibile, contribuire ad elargire anche una energia amorevole, capace di dare sicurezza, benessere profondo, elementi che sempre più persone oggi cercano, ma non vengono offerti nel panorama immobiliare. 

Coinvolgere tutti gli operatori in un processo di evoluzione di consapevolezza circa il loro ruolo nel processo.

In definitiva, offrire alle persone un’esperienza abitativa senza precedenti.

Il tutto, senza trasformazioni strutturali, formali, materiali, “solo” una potente integrazione 4D e 5D nella materia 3D.  

Ecco gli step che abbiamo seguito, step emozionali, comunicativi, operativi, un viaggio esplorativo alla ricerca dell’essenza di Roccabonella.

Primo step 

Il coinvolgimento dello staff

Prima sfida da superare: la condivisione di questa visione con i principali attori del progetto: “Cominciamo dallo staff, vediamo la reazione, e per ultimo sottoponiamo il progetto all’impresa Carron.” 

Questa fu la linea di percorso da seguire individuata da Alessandro Busca. 

Dunque, con un po’ di timore e tanta energia, abbiamo organizzato un primo webinar con l’architetto, Albano Salmaso, la società di comunicazione, i videomaker, i partner, ecc.

Capiranno? Non capiranno? Ci aiuteranno? Il progetto era già terminato, i lavori iniziati.

Il timore era quello di trasmettere la necessità di dover cambiare delle cose, appesantire l’attività con procedure, rendere ancora più complesso qualcosa di veramente già articolato. È normale che vi siano resistenze quando si suggerisce di cambiare visione, e soprattutto abitudini. 

Ma l’approccio 4D e 5D non vuole appesantire, piuttosto alleggerire, o ancor meglio arricchire. Arricchire il luogo, le persone che ci lavorano, le persone che ci abiteranno. Come? Ecco una delle parti più emozionanti del processo: la condivisione della visione, la realizzazione di un luogo evolutivo che porta in sé il contributo consapevole di tutti gli attori, e un lavoro condotto con amore in connessione con l’anima del luogo.

Con grande gioia, l’Architetto Salmaso si dimostrò subito perfettamente allineato a questa visione, per lui era normale entrare in connessione con un muro, sentire l’essenza delle persone che lo avevano realizzato. In pratica, incarnava già la nostra visione.

Incredibile come l’Universo ci faccia incontrare le persone giuste, al momento giusto, quando siamo nel flusso di qualcosa di positivo.

Secondo step

Il coinvolgimento della proprietà

Un incontro importante on line, sempre in tempi da Coronavirus in cui, mentre spiegavamo i concetti così intangibili, coglievamo un silenzio, dall’altra parte, che ci faceva presagire che non stavamo sollecitando la curiosità di Diego Carron. 

Poi, un suo messaggio, diretto e sintetico: “Non vi seguo su questo tipo di argomenti, non li conosco; temo di non capirne il valore e il significato”.

Difficile trovare una risposta adeguata. Rispecchiava esattamente uno dei nostri timori: il rischio di non essere compresi.

Alla fine, prima di lasciare Carron, lanciamo un video. Un video di una banca che parla il nostro stesso linguaggio, quello dell’anima delle case. Anche lì, silenzio, ma qualcosa si era acceso, una fiammella di curiosità. Perché una banca dovrebbe parlare di anima delle case? Non dovrebbe parlare di mutui, tassi, agevolazioni? 

Ci lasciamo senza alcun sì, né no. 

Non avrei mai pensato che solo dopo poche ore avrei ricevuto la chiamata di Alessandro: “Andiamo avanti, la proprietà ci sta”. Ottimo, stavamo per dare avvio a qualcosa di unico.

Terzo Step 

La formazione

Intervenire sui livelli 4D e 5D per dare vita ad un Habitat Evolutivo®, significa aprire nuovi canali di comunicazione, con le persone e con il luogo.

Quali persone? Quelle che lavorano con e per Roccabonella, e quelle che vi abiteranno. Un approccio 5D prevede che vi sia innanzitutto la condivisione della filosofia con tutti coloro che hanno un qualche tipo di connessione con l’intervento: dall’azienda partner, al muratore, all’ingegnere, all’idraulico, all’architetto, tutti devono essere messi a conoscenza di cosa può avvenire, di nuovo, e di positivo, e quale può essere il ruolo fondamentale di ciascuno di loro nel processo.

Abbiamo così organizzato un webinar, dai contenuti anche molto impegnativi (basi scientifiche unite a conoscenze antiche), ma trasferiti, mi sembra, con efficacia e in modo semplice. 

Tuttavia, i feedback sono stati molto positivi, perché, grazie alla raccolta di commenti sull’incontro di formazione, abbiamo rilevato interesse e coinvolgimento su questi temi, che alla maggior parte delle persone presenti al webinar (più di 30) erano estranei. Li abbiamo accompagnati, neanche tanto dolcemente, nel mondo 4D e 5D.

Alessandro racconta il suo stupore nel vedere tecnici ed operai salutare il Palazzo, all’ingresso e all’uscita… esattamente come se fosse una persona. Una bella soddisfazione.

Quarto step

Il lavoro con il luogo 

Dare vita ad un Habitat Evolutivo® è molto emozionante. Lo si accompagna verso una trasformazione interiore, un po’ come avviene quando una persona decide di migliorare la propria vita “3D” (relazioni, successo, salute, ecc.) partendo da un lavoro interiore. Più difficile, ma sicuramente più efficace che lavorare solo sul livello 3D. 

Questo processo deriva da un lavoro di profonda connessione ed empatia con il luogo. 

Ogni luogo, a seconda di ciò che ha sperimentato nel tempo, può accumulare informazioni che possono rimanere cristallizzate al suo interno. Anche qui, facendo il parallelo con le persone, è come se sia i traumi che viviamo, sia le bellissime esperienze, rimanessero cristallizzate nella nostra parte profonda, e fossero sempre attive, condizionando la nostra vita anche se non ne siamo coscienti. Il bilancio, tra il positivo e meno positivo, varia da luogo a luogo, a seconda di una moltitudine di fattori.

È stata fatta un’analisi sullo “stato di benessere” dell’edificio, dal punto di vista animistico (5D) ed energetico (4D), che ha evidenziato come le diverse esperienze passate in qualche modo avessero modificato la sua bellezza interiore originaria, dunque la sua capacità di generare benessere profondo. 

È stata attivata la Coerenza Ambientale, elemento chiave per il benessere del luogo e dei suoi abitanti.

Infine, si è lavorato con la componente energetica del luogo affinché potesse ricevere al meglio delle informazioni, ovvero intenzioni, proiettate a creare armonia, pace, tranquillità in una location magica.

Quinto step

La comunicazione

Fin dall’inizio, quando abbiamo realizzato la SWOT analisys per valutare la fattibilità del progetto, è emerso che uno dei punti critici risiedeva nella comunicazione all’utente finale dei vantaggi concreti che esso avrebbe potuto avere abitando a Roccabonella, piuttosto che in un qualsiasi altro immobile con le stesse caratteristiche 3D. 

In concreto, come facciamo a trasmettere che questo luogo ha qualcosa di speciale? 

È naturale che la comunicazione avrebbe dovuto coprire un ruolo fondamentale, avrebbe dovuto accompagnare le persone con curiosità, alla scoperta elle potenzialità nascoste di questo magico luogo.

Ecco perché il sito ufficiale di Roccabonella è stato integrato, arricchito. Ecco perché Alessandro ha cominciato a parlare, con estrema naturalezza, di argomenti nuovi, alle persone con le quali si interfacciava per l’acquisto di appartamenti. Ecco perché sono stati studiati sistemi di coinvolgimento delle persone su livelli 4D e 5D. I video di presentazione dell’immobile, sono stati orientati verso una modalità comunicativa nuova e coinvolgente, come anche le campagne social.

Tutto il processo dove essere gestito con coerenza, per essere efficace. E, soprattutto, deve raccontare la verità.

Metroquadro, nelle persone di Alessandro Busca e Deborah Pegoraro, hanno avuto un ruolo centrale nell’organizzazione di questo complesso processo di coinvolgimento di tutti gli operatori, non facile, in un cantiere di queste dimensioni.

Sesto step

La celebrazione

“Sigillare” tutto il percorso fatto è un passo fondamentale. Come anche rendere consapevoli gli abitanti di Roccabonella del grande lavoro fatto, su tutti i livelli.

In una serata di festa, Roccabonella ha ricevuto il suo sigillo, una preziosa targa in rame che testimonia che il luogo è un vero e proprio Habitat Evolutivo®, cioè un luogo che nutre il cuore, il corpo, la mente e l’anima delle persone.

Settimo step

“La Guida”

Un Habita Evolutivo® è un luogo che “va utilizzato” consapevolmente se si vuole che ci aiuti a raggiungere l’equilibrio che cerchiamo.

Ecco perché agli inquilini di Roccabonella è stata data una procedura esclusiva da utilizzare per favorire il proprio benessere profondo utilizzando la loro casa.

Si tratta di qualcosa di molto evoluto e particolare, che acquista potere solo nelle mani di chi ci crede fortemente ma, ancora prima, che vede nella propria casa qualcosa di molto più ampio di un bellissimo oggetto che ci offre riparo.

Conclusione

Questa esperienza mi ha insegnato parecchie cose. Innanzitutto, che ciò che sembra impossibile, davvero, può essere reso possibile, quando ci si trova dialogare con le persone giuste, si condividono sogni e valori, e ci si mette in gioco.

Ho compreso che il mercato è pronto per questo ”salto quantico”. 

Non interessa che riguardi tutta l’edilizia, sarà un processo magari lento, chissà. Ciò che è importante è che sempre più persone possano trovare in questo approccio nuova linfa per creare relazioni più appaganti con i luoghi in cui abitano e lavorano creando sinergie che andranno a contribuire ad una evoluzione dell’abitare, orientata alla consapevolezza ed al benessere dell’essenza di ogni cosa.

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La bellezza invisibile dei luoghi del cuore

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L'entanglement quantistico e la vendita di immobili.