Chi è e cosa fa un “T-Builder”

I T-Builders, aprile 2023

“Il T-Builder è invitato non solo a guardare con occhi nuovi il mondo dell’abitare, a plasmare in modo più evoluto i luoghi, ma anche a guardarsi dentro, a prendere più consapevolezza di sé e delle proprie capacità, ad osservare la relazione con la professione, i clienti, fornitori, in modo alternativo, a tratti sconcertante”.

Ho iniziato a condividere le conoscenze e le procedure più “spinte” nel campo del benessere abitativo evoluto, solo nel 2022.

Ricordo ancora perché iniziai a farlo. Mi posi le domande: “Perché tenermi tutto questo per me? Non avrebbe forse più senso che anche altri professionisti possano dare vita ad Habitat Evolutivi®?

Dato che fin dall’inizio della mia ricerca ciò che avevo più a cuore era la diffusione di benessere attraverso l’habitat, era evidente che non avrei potuto raggiungere grandi risultati da sola.

Così ho cominciato, nel 2022, a condividere una parte delle mie conoscenze, attraverso il Corso Progettazione Evolutiva®.

Sono arrivati i primi professionisti: Architetti, Home Stager, Interior Designer, un po’ da tutta Italia. Ero consapevole che si trattava di persone sognavano, immaginavano, una modalità più profonda per relazionarsi con i luoghi e i clienti, per creare quella magia, non solo estetica, che sempre più persone ricercano nei luoghi in cui abitano.

“Non riesco a esprimere totalmente me stesso/a nella professione”, “C’è una parte di me che mi è difficile comunicare ai clienti”, “Credo che i luoghi possano fare di più per le persone, ma non ho gli strumenti per “attivare” questo di più”, erano frasi piuttosto frequenti nei professionisti che si rivolgevano a me per chiedere informazioni.

Come possiamo interpretare queste frasi? Forse, come una mancanza percepita nella professione, un vuoto da colmare.

Che tipo di mancanza?

Ed ecco una possibile risposta: la mancanza della cura della parte intangibile.

Come fare in modo che un luogo possa aiutare le persone a esprimere totalmente se stesse, a sostenerle nei momenti di difficoltà, o aiutarle a dare il meglio di sé? 

Come affiancare alla cura del visibile, del bello e del funzionale, anche la cura dell’intangibile? E perché oggi è fondamentale curare anche l’intangibile?

Queste domande hanno senso se ci apriamo alla possibilità che ciò che vediamo con i nostri occhi sia solo una minima parte di ciò che esiste realmente. Secondo la mia visione, un luogo influenza la vita e il benessere di una persona anche se questa persona non è in grado di scorgere nulla dal punto di vista visivo, tattile, olfattivo, uditivo.

Mi rendo conto che questo possa essere difficile da digerire. In un momento in cui sempre più professionisti esprimono il loro meglio nell’estetica, armonia, funzionalità, sapere che c’è molto altro da fare, se si tiene veramente al benessere delle persone, può risultare sconcertante.

Sapere che la personalizzazione più profonda avviene non solo sul piano tangibile, visibile, ma anche intangibile, è un altro aspetto fondamentale.

Ed è per questo motivo che entrano in gioco tre parole chiave: il Coraggio, la Curiosità e la Magia.

Il Coraggio di affrontare l’ignoto, ciò che gli occhi non vedono e le mani non toccano.

La Curiosità che ci porta a scoprire le meravigliose dinamiche nascoste che legano l’uomo e i luoghi in cui vive.

La Magia di poter trasformare positivamente i luoghi, anche nella loro componente intangibile, per offrire alle persone esperienze di crescita e scoperta di sé molto profonde nel loro habitat.

Eccoli, i T-Builders. Professionisti che hanno accolto queste tre parole, mettendosi in discussione, collaborando tra loro, crescendo e affrontando le difficoltà di una nuova professione. Persone splendide, di grande cuore.

Dopo i primi pionieri, ne sono arrivati altri, come richiamati da questo particolare modo di concepire l’abitare, e non solo.

In realtà il T-Builder è invitato non solo a guardare con occhi nuovi il mondo dell’abitare, a plasmare in modo più evoluto i luoghi, ma anche a guardarsi dentro, a prendere più consapevolezza di sé e delle proprie capacità, ad osservare la relazione con la professione, i clienti, fornitori, in modo alternativo, a tratti sconcertante.

Grazie ai primi professionisti, mese dopo mese, ho compreso di avere da condividere molte altre informazioni che per loro erano importanti per chiudere il cerchio.

Ed ecco che ho dato vita, dopo i moduli di Progettazione Evolutiva®, anche a quelli di Professione Evolutiva e Flusso, Denaro, Emozioni.

Alla fine, ha preso forma un vero e proprio percorso, T-Lab, quello che oggi è necessario completare per diventare T-Builder. Potrei definire T-Lab come un viaggio alla scoperta di tutto ciò che, di bello e di nuovo, possiamo fare con i luoghi, attraverso la migliore versione di noi stessi, in quanto professionisti dell’abitare.

Cosa fa un T-Builder, in pratica?

Progetta col suo stile, con le sue modalità, ma affianca alla progettazione classica la Progettazione Evolutiva®, quella che permette di plasmare le componenti intangibili dei luoghi e accogliere anche i bisogni profondi non solo delle persone – fondamentale – ma anche dei luoghi stessi.

Trasforma quindi i luoghi in Habitat Evolutivi®, cioè luoghi che nutrono la mente, il corpo, il cuore e l’anima delle persone, utilizzando uno strumento denominato Attivazione di Coerenza Ambientale.

Stabilisce col cliente un dialogo molto approfondito, e sviluppa la progettazione utilizzando strumenti come la Programmazione Emozionale Abitativa e il Test di Risonanza Ambientale.

Entra in comunicazione profonda col luogo, lo “sente” lo ascolta, lo nutre, proprio come se fosse una persona. Questo, perché il T-Builder ha compreso a fondo che luoghi sani, felici, in pace, aiutano le persone che vi abitano a raggiungere più velocemente condizioni di benessere molto profonde.

Il T-Builder, in realtà, oltre a queste cose, oltre alle attività più tradizionali che competono ad un progettista, fa molto altro.

Ma per comprendere questo “molto altro”, occorre diventare T-Builder, e farsi portavoce di un nuovo modo di abitare, più consapevole.

Mai avrei immaginato di dare vita a questo gruppo di professionisti così speciali, persone splendide con le quali mi trovo in perfetta risonanza, e pronte a dare il meglio di sé per il loro compito più grande.

La vita ci riserva sempre belle sorprese.

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