Il progetto come un abito su misura: quali nuove prospettive?

Immagine di Freepick

Mi capita spesso di leggere testimonianze di architetti, o studi di progettazione, che, per descrivere l’attenzione e la cura che mettono nel proprio lavoro, paragonano il progetto architettonico o di interior design al progetto che si fa per realizzare un abito sartoriale.

“Cucito addosso”, perfetto, impeccabile. Personalizzato.

Coloro che hanno avuto la possibilità di crearsi un abito in questo modo, sicuramente si sono sentiti un po’ “re” o “regine”, viziati, compresi, appagati. È una sensazione bellissima. Come d’altronde è la sensazione che provano quelle persone che sono seguite dal proprio architetto in modo così attento.

Ma chi già mi conosce, sa che mi piace andare oltre il conosciuto e il tangibile. Perciò, dopo avere letto l’ennesimo articolo che citava questo paragone, mi sono posta un po’ di domande.

Dunque.

L’abito è un po’ come una nostra casa. Deve farci stare bene. Dobbiamo essere comodi, facilitati nelle nostre funzioni, deve farci sentirci belli. Deve rispettare delle esigenze di costo.

Ma, cosa c’è oltre tutto questo, che può essere considerato non tangibile, ma assolutamente legato a quanto sopra?

Ecco le domande che potremmo iniziare a porci, sui vestiti che indossiamo (soprattutto quando non sono sartoriali!): 

  • Il processo che ha portato a realizzare l’abito che sto indossando è etico? 

  • Le persone che l’hanno realizzato in che condizioni lavorative si trovavano? 

  • Il colore dell’abito è quello giusto per me, oggi, per ciò che devo fare (e qui non è sufficiente agganciarsi a canoni conosciuti che associano a ciascun colore una funzione, occorre andare molto più in profondità) 

  • I materiali di cui è fatto da quali fonti provengono? 

  • Questo abito mi trasmette un’energia positiva? 

  • Come mi sento quando indosso questo abito? 

Rileggere le domande qui sopra adattandole al progetto di una casa, significa porre attenzione ad una serie di fattori che forse non sempre e non tutti oggi ancora valutano.

A mio avviso, creare un abito sartoriale, come una casa realizzata come se fosse un abito sartoriale, dovrebbe iniziare dalla costruzione di un contesto in cui non solo i fattori funzionali, formali, e di costo vengono analizzati, ma anche tanti altri. Non è cosa facile, ne sono consapevole, ma già iniziare a riflettere su questi aspetti può essere molto utile.

Vi sono livelli con cui una casa può essere progettata e realizzata, livelli che possono garantire a chi la abiterà, un benessere che va molto oltre quello conosciuto. 

Tutto da scoprire e da far scoprire ai propri clienti.

I T-Builders sono professionisti specializzati proprio in questo campo. Un campo in cui visibile e non visibile si incontrano, per il massimo benessere delle persone e dei luoghi.

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